domenica 30 aprile 2017

Crete senesi on the road

Siete amanti dei viaggi on the road, quelli nei quali siete solo voi e la vostra macchina o la vostra moto pronti a farvi guidare da paesaggi belli da perdere il fiato, quei viaggi la cui meta è data dall'istinto? bene facciamo tappa in Toscana. Si sa, la Toscana è la regina dei paesaggi fiabeschi ed è fantastica perché non fai in tempo a convincerti di aver visto il più bel panorama possibile che un centinaio di chilometri dopo ti sorprende con un altro scorcio incantevole. E allora partiamo verso le crete senesi.
Si tratta di una vasta erea che si estende a sud di Siena e comprende, tra gli altri, i comuni di Asciano, Monteroni d'Arbia, Rapolano, San Giovanni d'Asso, Buonconvento; a questo punto vi chiederete perché crete, il nome crete senesi è legato al materiale argilloso che caratterizza questo territorio e che deriva dai sedimenti del mare che bagnava l'area nel Pliocene, gli stessi sedimenti conferiscono al luogo un aspetto definito lunare per la presenza di biancane e calanchi.
Oggi vi propongo un assaggio di questo spettacolo della natura: Asciano raggiungibile dalla superstrada che collega Siena con Arezzo, si esce a Serre di Rapolano e si segue per Asciano, il viaggio potrebbe rivelarsi lungo considerando tutti gli innumerevoli punti panoramici ai quali non potrete resistere e se l'avventura vi piace, andrete a ricercare le viuzze sterrate più suggestive.....

Merita una visita il piccolo e leggendario borgo di Asciano, definito da Giosuè Carducci il paese del garbo per la fedeltà mostrata a Siena durante la battaglia di Montaperti e che si pensa sia stato fondato da Aschio, uno dei due figli di Remo. Si accede all'abitato dalla Basilica di Sant'Agata

Un vero vanto non solo per Asciano ma per tutto il territorio senese. All'interno della basilica si può ammirare l'affresco della Madonna in trono di Girolamo del Pacchia o Sodoma. Passando per corso Matteotti che attraversa il centro storico, si arriva alla chiesa di San Bernardino sede del museo etrusco.

Prima di proseguire è d'obbligo appagare il gusto con un buon tagliere a base di pecorino accompagnato dal miele e da un buon rosso di Montalcino o un Chianti.

Letteralmente spazzolato!
A pancia piena si può procedere verso l'abbazia di Monte Oliveto Maggiore passando per Chiusure, mettete in conto altre soste panoramiche, vi do un'idea

Altro gioiellino da ammirare è il borgo di Chiusure, una frazione di Asciano ricca di possedimenti della famiglia Tolomei e motivo di disputa tra i vescovi di Siena e di Arezzo.

A pochi chilometri di distanza, nascosto tra le colline, ecco l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore che venne istituita grazie, in particolar modo, a Bernardo Tolomei, erede della nobile famiglia di Asciano che decise di abbandonare le proprie comodità e condurre una vita da eremita in una grotta in prossimità dell'abbazia (all'epoca ancora inesistente), proprio qui decise di dare vita alla congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto, nel 1319 la congregazione venne inserita nella regola benedettina e nel 1344 iniziarono i lavori di quella che sarebbe diventata l'attuale abbazia.

Al centro della struttura vi è il chiostro che dà accesso ai diversi ambienti, alle pareti si possono ammirare trentacinque affreschi raffiguranti la vita di Benedetto e realizzati dal Signorelli e da Sodoma.
La parte sud del monastero è dedicata al refettorio, questa posizione non è casuale, assicura infatti un pasto caldo anche durante il freddo periodo invernale. La parte opposta al refettorio è, invece, legata al coro che per la vita monastica ha un ruolo fondamentale, l'attività principale all'interno del complesso è, per l'appunto, la preghiera corale, opus dei. Altra attività importante è la lettura, la biblioteca fu voluta nel 1515 dall'abate Francesco Ringhieri e conta circa quarantamila volumi, salendo una scala, posta al fondo dei locali della biblioteca, si accede alla farmacia che contiene una ricca collezione erbe e medicinali. Infine, si arriva alla sala del capitolo, altro ambiente importante per la vita collettiva dei monaci, rappresenta il punto di raduno per l'ascolto dei capitoli della regola benedettina, oggi la sala è adibita a piccolo museo di arte sacra, nella quale si possono ammirare importanti dipinti che danno al visitatore interessanti informazioni legate alla vita ai tempi di Benedetto.

Inutile dire che il complesso merita di essere visitato e in rigoroso silenzio per rispetto al luogo e ai monaci che vi vivono.
Tornando verso Siena gli scenari che si susseguono continuano ad essere da cartolina e si stenta a credere che non siano dipinti. Le crete senesi hanno ancora tante sorprese da regalarci, le scopriremo nella prossima avventura.