mercoledì 13 marzo 2013

uno spritz in piazza delle erbe

E poi in un soleggiato week end di fine gennaio ti ritrovi nella città romantica per antonomasia: Verona. Già perché è praticamente impossibile non associare la città veneta a Romeo e Giulietta, i protagonisti di una delle tragedie meglio conosciute del celeberrimo drammaturgo inglese William Shakespeare. Come non parlare del balcone di Giulietta, tappa doverosa per gli inguaribili romantici e non solo. La casa di Giulietta si trova in un palazzo medievale di via Cappello che guarda caso fu abitato dalla famiglia Cappelletti almeno fino agli anni in cui Dante visse in città da esule (1312-1318). La presenza della famiglia è attestata dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell'arco posto all'ingresso del cortile. Questo sta a indicare che se il vero nome dei Capuleti era Cappelletti, la famiglia è esistita realmente insieme ai Montecchi conosciuti come importanti mercanti ghibellini della città che si scontrarono spesso con diverse famiglie per il controllo del potere, non sono comunque dimostrati scontri diretti con i Cappelletti. Uno dei tanti punti di forza di Verona sta proprio qui, nel fascino del mescolarsi di leggenda e realtà. Eccoci qui, davanti al famoso balcone, l'aspetto che si può ammirare ai giorni nostri risale ai rifacimenti del periodo 1937/1940 quando si volle restituire al palazzo l'aspetto scenografico tipico dell'epoca medievale e questo rifacimento ha forse raggiunto l'obiettivo, questo angolino è infatti estremamente romantico con i suoi mattoncini rossi e con l'edera che ne fa da contorno. Non lontano un muro fitto di dediche, promesse e lucchetti ci mostra quello che potremmo definire il romanticismo del nostro millennio firmato Federico Moccia. Presente e passato insieme per parlare d'amore. A pochi passi dal balcone, si ammira la statua in bronzo di Giulietta e con espressione triste sembra essere alla ricerca del suo Romeo. La statua è presa d'assalto dai turisti che assecondano il mito secondo cui toccare il seno sinistro di Giulietta porta fortuna in amore. Superstiziosi o no, provare non costa nulla :). Uscendo da casa Cappelletti e percorrendo sulla destra via Cappello, troviamo quello che, a mio modesto parere, è il salottino buono di Verona: piazza delle Erbe, luogo ideale per sorseggiare uno spritz nella sua regione di origine. La piazza ci ha accolti con un bel sole invernale che l'ha resa ancora più suggestiva. Al centro si può scorgere il baldacchino in marmo dal quale i signori leggevano i proclami al popolo e la statua nota come madonna verona realizzata a completamento della fontana. La madonna tiene in mano un cartiglio sul quale è inciso il motto del primo sigillo del comune: "est iusti latrix urba haec et laudis amatrix" (è città che dispensa giustizia ed ama la lode). Circondano l'agorà alcuni degli edifici più importanti della città. La parte nord è occupata dal Palazzo del Comune, dalla casa dei Giudici e dalle case dei Mazzanti, dalla Torre dei Lamberti che con i suoi 84 metri di altezza marca la sua presenza nel centro storico. Altro luogo cardine per eccellenza è piazza Bra anche conosciuta come LA BRA. La piazza è nota per essere la più ampia di Verona e per la presenza dell'Arena. Visitare l'Arena è qualcosa di estremante emozionante e il mio consiglio è non lasciarsi sfuggire l'occasione di visitarne l'interno. Ogni singolo angolo della struttura regala sensazioni diverse e credo che assistere a un concerto o a una rappresentazione teatrale qui sia un'esperienza da vivere almeno una volta nella vita, spero di poterlo fare al più presto per raccontarvelo :) Spostandosi a ridosso dell'Adige ecco Castelvecchio, il più importante monumento militare della signoria Scaligera, il castello mostra l'imponenza della famiglia. La parte esterna è molto affascinante e per diversi aspetti romantica lo spettacolo che si può scorgere attraverso i merli toglie il fiato anche se mi riservo per la prossima volta una visita serale i giochi di luce sullo specchio d'acqua dell'Adige devono essere imperdibili. Si attende con ansia la prossima visita, questo primo assaggio ha stimolato molta curiosità che deve essere soddisfatta al più presto!

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