lunedì 30 maggio 2016

La Zia Marchesa

Finalmente ho un po' di tempo per parlarvi di un libro che ho amato molto: La Zia Marchesa di Simonetta Agnello Hornby. Avevo sentito delle ottime critiche sul conto di questa autrice ma non avevo ancora letto nulla. È stato amore a prima lettura, passatemi l'espressione infelice. La scrittura di questa donna è coinvolgente, le sue descrizioni sono ricche e mai prolisse, vocaboli siciliani sono introdotti ad arte e arricchiscono il testo dandovita ad un quadro immaginario ricco di sfumature. Ma veniamo alla storia, ci troviamo, verso la fine dell'ottocento, in una grotta scavata nella pietra in terra agrigentina, siamo in compagnia di Amalia che vive qui occupandosi della nipote Pinuzza, le loro giornate trascorrono lente e sono scandite dai racconti della stessa Amalia che ricorda Costanza Safamita, la sua Costanza, Amalia è stata la sua balia e in qualche modo ne è stata una sorta di mamma, lo si percepisce dai toni che sceglie par parlarne partendo dal 1859, anno della sua nascita, per poi arrivare al 1895, anno della sua morte prematura a soli 36 anni intraprendendo un viaggio temporale nella sicilia di fine ottocento. Si parla della vita difficile di Costanza rinnegata dalla madre che voleva un figlio maschio per il marito e per questo molto legata ad Amalia, si parla del rapporto con i fratelli e dell'affetto smisurato che il padre nutriva per lei, a fare da contorno il passaggio dai Borboni al Regno d'Italia con tutto ciò che ne ha conseguito.
La vita difficile di una donna raccontata con affetto materno e con una maestria che avvicina Costanza al lettore, facendogli provare le sue sensazioni, i suoi sentimenti trascinandolo nella sua vita, risucchiandolo, è questo l'effetto del libro è come se facesse penetrare il lettore nelle sue pagine. La scrittrice trasmette nelle pagine del suo scritto, anche il grande amore per la sua terra "A Palermo anche le pietre sudano sensualità" dice Domenico Safamita ammirando Palermo.
Un romanzo storico, una storia d'amore e, a tratti, un diario di viaggio. Un libro da leggere e rileggere

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