mercoledì 13 gennaio 2016

Continuamo a vivere

Si parla ancora una volta di attacchi, si parla ancora una volta di morti, si parla ancora una volta di feriti, si parla ancora una volta di terrorismo, si parla per l'ennesima volta di follia. Questa volta la Turchia ha fatto da scenario, si è colpito il turismo, si è colpito il settore più importante del paese e quello più difficile da proteggere. I terroristi hanno colpito ancora, sembra siano stati aiutati da personaggi russi ma non è questo che conta perchè, come spesso ribadiamo, si sta parlando di una follia che non ha nazionalità, che non ha religione, è solo follia che vuole creare il caos e che purtroppo ci riesce. Sono morte dieci persone, molte erano tedesche, ma anche questo dato è irrilevante, ciò che conta è che sono state spezzate delle vite, a prescindere dalla nazionalità, delle vite innocenti che erano partite, probabilmente, per il gusto ammirare un paese che presenta tante ricchezze da offrire, persone che erano partite con l'iidea di scoprire una cultura diversa o, perchè no, riscoprirla dopo esserci già stati, perchè è questo lo scopo del viaggio, il viaggio deve far tornare arricchiti di nuove scoperte da condividere, non deve far torrnare cadaveri o feriti pieni di paura, in realtà lo scopo di questi folli è proprio questo, creare il panico. Sembra che il terrorista in questione abbia posizionato l'esplosivo in Piazza Sultanahmet, nella piazza che accoglie il maggior numero di turisti, in visita presso i suoi monumenti principali: la Basilica di Santa Sofia e la Moschea Blu, ha colpito il cuore del turismo.
Che fare adesso? Chiuderci in casa? Smettere di viaggiare? No, vorrebbe dire dargliela vinta e non lo meritano, si è registrato, negli ultimi mesi, come era prevedibile dopo gli attacchi di Parigi un brusco calo delle partenze, calo che comunque la Turchia e i paesi limitrofi, stavano già subendo, non possono vincere così combattiamo la violenza, non rendiamola un'abitudine impossibile da eliminare.

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